Il mercato immobiliare trentino è definito "impazzito" a causa della diffusione degli affitti brevi, che sottraggono alloggi alle famiglie e ai lavoratori, e dalla presenza di numerosi non-residenti (stimati in 150.000). A questa situazione si aggiunge il paradosso di circa 1.500 alloggi ITEA vuoti, evidenziando un "grande problema gestionale" che richiede una visione complessa e strutturale, non solo l'intervento di un ente privato. La Fondazione Trentino Abitare (FTA) nasce proprio come mediatore sociale per colmare il divario tra il settore pubblico e quello privato, con l'obiettivo di trovare soluzioni stabili per la cosiddetta "fascia grigia" di inquilini (lavoratori, famiglie) che non rientrano nell'edilizia sociale ma non possono permettersi il mercato libero.
In due anni di attività, la FTA ha ricevuto 464 richieste di alloggio, ma ha potuto concludere solo 46 trattative con i proprietari, con un tasso di accoglimento di circa il 10%. Questa bassa percentuale è dovuta alla difficoltà di trovare immobili adatti, ma soprattutto alla diffidenza dei proprietari privati, spesso timorosi di morosità o danni, che preferiscono vendere. Per superare questa sfiducia e sbloccare il mercato, la Fondazione offre ai proprietari un pacchetto di garanzie e servizi, ponendosi come unico inquilino e gestore.
Le Garanzie Offerte ai Proprietari e gli Ostacoli del Mercato
Il cuore dell'azione della FTA è la garanzia di un affitto sicuro per i proprietari. La Fondazione assicura la copertura del canone d'affitto al 100%, oltre a gestire l'accompagnamento degli inquilini, la stipula dei contratti, la consulenza fiscale e legale e, crucialmente, la rigenerazione abitativa (ripristino dell'immobile a fine contratto, a carico della Fondazione). Nonostante queste coperture, i proprietari restano diffidenti nell'affittare, specialmente a stranieri o a chi ha contratti di lavoro atipici (come chi lavora nei weekend o ha contratti brevi), preferendo invece la vendita dell'immobile. La Fondazione, pur non potendo risolvere il problema con i soli mezzi del privato, agisce sui 346 alloggi che attualmente gestisce tra alloggi per singole persone e per famiglie.
Prospettive Future e Strategia di Partnership
Per ampliare l'offerta, la Fondazione sta lavorando sul fronte finanziario e delle alleanze. L'obiettivo è concludere 150 nuovi accordi e mettere a disposizione 60 alloggi aggiuntivi nei prossimi 4 anni. L'FTA sta cercando di integrare il proprio budget annuale di 160.000 euro attraverso nuovi modelli di welfare e l'ipotesi di accedere a bandi europei o nazionali per il welfare abitativo. È fondamentale il ruolo delle partnership con il mondo produttivo e sociale: la Fondazione collabora con enti come Caritas, Confindustria, Itea, Società Cooperativa Arcobaleno e Movimento (questi ultimi due in cerca di soluzioni abitative per i loro dipendenti) per mettere in rete le risorse e dare risposte concrete a chi ha urgenza di una casa.











